Ricordo di Guido Rosani.

Articolo pubblicato il 27-12-2018

Ricordo di Guido Rosani.

Guido Rosani, una delle ultime persone che avevano un ricordo personale delle vicende della Lancia negli anni Cinquanta, è mancato nell’ottobre del 2017. AISA lo ha saputo solo di recente, perché non disponevamo di contatti con i suoi familiari o amici.

Rosani ha legato il suo nome alla Lancia, come testimone diretto, come tecnico che ha studiato a fondo la progettazione dell’azienda, dai primordi agli anni Settanta, come ricostruttore di vetture da competizione (D24 Sport e D50 di Formula 1), come pubblicista, essendo stato autore di libri fondamentali su quei modelli e sulla storia tecnica della Lancia.

Profondamente appassionato di tecnica e cultore delle migliori tradizioni della casa di Borgo San Paolo, quando incontrava un interlocutore con cui condividere questo patrimonio di conoscenze e di emozioni lo faceva con trasporto, senza remore, per il puro piacere di ripercorrere vicende che lo avevano visto protagonista o ammirato testimone.

Per tutti gli appassionati di storia dell’automobile la scomparsa di Guido Rosani è una perdita rilevante, dal punto di vista sia tecnico e culturale, sia umano. (Lorenzo Boscarelli)

Nel novembre 2017 comparve sul sito

http://www.lanciaaurelia.info/wwwlanciaaureliainfo/guido-rosani-rip,

questo articolo che riproponiamo qui di seguito tradotto dall’inglese.

Una delle Lancia D50 ricreate da Rosani.

E’ da poco morto a Torino, nella notte tra il 14 e il 15 ottobre, Guido Rosani. Per quanto improvvisa, la sua morte non ha colto di sorpresa essendo da tempo in cattive condizioni di salute, ulteriormente peggiorate di recente.

 

Rosani era molto noto nel mondo Lancia come progettista e costruttore ed era una figura chiave nella comunità delle Lancia storiche. Molto conosciuto per il suo lavoro sulle repliche della D24 e della D50, vetture che aveva costruito nei decenni scorsi, era negli ultimi tempi al lavoro su una replica della D20, la coupé sport da corsa della Lancia dei primi anni Cinquanta.

 

Si era guadagnato ampio apprezzamento per la sua intima ed approfondita conoscenza della Lancia ed era, per molti versi, l’ultima voce dell’azienda degli anni Cinquanta. Suo padre, Nino Rosani, era stato l’architetto della fabbrica a partire dagli anni Quaranta: suo il progetto del grattacielo Lancia che si alza “a ponte” tra altri edifici. Il giovane Guido era cresciuto intorno all’azienda, e si ricordava di quando, ragazzino, correva nel reparto corse nel 1953. Con una formazione da progettista, aveva grande dimestichezza con i disegni costruttivi della casa ed era in grado di cogliere fin dalla prima occhiata la capacità della casa di una meticolosa esecuzione.

Guido Rosani (a dx) con Luigi Di Virgilio.

Negli anni Settanta, fu il direttore sportivo di squadre motociclistiche da corsa e nel 1976 fu per breve tempo il Team Manager della Ferrari di F1. Le sue repliche Lancia iniziarono negli anni Ottanta, in collaborazione con Basso a Torino, inizialmente con le Lancia Corsa, leggere automobili da corsa basate sulla B20. In seguito, Rosani ricostruì la D24, e questo lavoro è descritto in modo eccellente nel suo libro “D24 e le Lancia Sport”, del 1991. Il suo ultimo lavoro di grande rilievo fu la replica della D50, realizzata a Torino e quindi ultimata dal Jim Stokes Group in Inghilterra. Oggi le sue D24 e D50 sono ben note agli appassionati, che le hanno ammirate a Laguna Seca, a Goodwood e in altri eventi importanti.

 

Da storico acuto, Rosani aveva una profonda conoscenza della storia Lancia in tutti i suoi dettagli. Diede un contributo sostanziale all’opera “Storia della Lancia”, pubblicata nel 1992; al momento della morte stava lavorando a un libro sulla D50. Anthony MacLean, socio di Guido nel progetto della D50, si dedicherà a completare i progetti che lui e Guido avevano iniziato insieme.

Se posso permettermi una nota personale, Guido mi era stato particolarmente d’aiuto nel mio lavoro sulla storia Lancia degli anni Cinquanta. Nei nostri numerosi incontri, condivise con me dettagli sulla storia societaria e familiare dell’azienda di quegli anni. Lui e Manfredi Lancia restaurarono il motore 538, e Guido dimostrò grande conoscenza di tutte le possibili varianti delle vetture della serie D. E’ stato un custode dello spirito Lancia. Tutti coloro che amano le Lancia, e specialmente le vetture da corsa, ne sentiranno acutamente la mancanza.

 

Trascrizione dall’inglese tratta dal sito: http://www.lanciaaurelia.info/wwwlanciaaureliainfo/guido-rosani-rip, 10 novembre 2017

4 thoughts on “Ricordo di Guido Rosani.”

  1. Enzo Altorio says:

    Guido Rosani va ricordato anche come sopraffino tester e pilota delle due ruote, soprattutto delle cosiddette “motopesanti”. Sua la prova su “Motociclismo” del maggio 1970 della sensazionale Honda CB 750 Four.

  2. Oscar Avallone says:

    Ho avuto la fortuna di aver conosciuto Guido Rosani personalmente. Una persona gentilissima e molto competente. Fu lui a darmi le indicazioni dettagliate ed i consigli per la ricostruzione di una Lancia B20 da corsa. Purtroppo ci ha lasciato un altro grande personaggio del mondo Lancia. Riposi in pace.

  3. Giampalolo says:

    Perfetto grazie

  4. Geoff Goldberg says:

    Mille grazie per aver postato questo articolo su Guido Rosani. Ho avuto la fortuna di incontrare lui e Luigi De Virgilio in diverse occasioni a Torino – e felice che tu abbia usato le mie fotografie sopra. Era un uomo speciale. Ha condiviso con me molti pensieri e informazioni – compresi approfondimenti sul motore B110 (il predecessore della serie D), il ruolo di suo padre in Lancia (incluso il suo diploma di 1947 firmato da tutti in Lancia – tranne De Virgilio, che era in viaggio di nozze) e le storie dietro le complessità dell’azienda. Abbiamo condiviso un profondo amore per i disegni, soprattutto la cura degli ingegneri e dei designer Lancia.

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